Un prodotto gel in capsule per viso, mani e corpo che idrata, rinfresca e profuma con un semplice battito di mani. È l’idea innovativa che ha consentito al team Arjal dell’Università Cattolica di aggiudicarsi la finale nazionale di Brandstorm, il business game internazionale promosso dal colosso francese della cosmesi L’Oréal. È la seconda vittoria consecutiva di una squadra dell’Ateneo, dopo quella registrata lo scorso anno sempre con un gruppo di studenti della laurea magistrale in Management per l’impresa della facoltà di Economia.

I tre ragazzi premiatiI tre ragazzi saliti sul podio sono Arianna Marta, Jacopo Massei e Alessandro Vaghi, studenti del corso di Trade Marketing tenuto da Roberta Sebastiani, hanno tra i 23 e 24 anni. Grazie al loro prodotto gel in capsule hanno sbaragliato la concorrenza, anche nella tappa regionale disputata il 3 maggio, staccando così il biglietto per volare a Parigi e risultare tra i migliori gruppi internazionali selezionati per la prima Innovation Fair di L’Oréal in programma il 15 giugno. In questo modo, similmente a quanto avviene alle fiere tecnologiche, i giovani innovatori potranno “promuovere i propri progetti” e convincere le giurie, composte da brand expert, manager di L’Oréal e giornalisti specializzati.

Brandstorm è tra le maggiori competizioni per studenti al mondo – oltre 95.000 partecipanti da più di 61 paesi in 25 anni – e l’edizione italiana 2017 ha raccolto un numero record di adesioni rispetto a quelle precedenti: 781 iscritti sulla piattaforma provenienti da 12 università. Per la finale nazionale del 26 aprile, L’Oréal Italia ha coinvolto per la seconda volta un partner d’eccezione, H-Farm, piattaforma di innovazione quotata all’Aim di Borsa Italiana, in grado di supportare la creazione di nuovi modelli d’impresa e la trasformazione ed educazione delle aziende italiane in un’ottica digitale.

«Brandstorm costituisce per noi un importante strumento per individuare i top talenti - ha dichiarato Arnaud Hermitte, direttore Risorse Umane L’Oréal Italia – e reclutare i migliori candidati per posizioni in diversi mestieri quali marketing, finanza, commerciale o digitale. Anche quest’anno i finalisti dell’edizione italiana hanno avuto una grande opportunità di confrontarsi con i professionisti di H-Farm (ndr. piattaforma di innovazione quotata all’AIM di Borsa Italiana) che hanno aiutato ragazzi a pensare in modo ancora più innovativo e digitale. La sfida del 2017 è stata ancora più importante per i partecipanti. Infatti il Gruppo, al di là dell’analisi delle proposte e della loro fattibilità, ha l’obiettivo di diventare effettivamente un incubatore, che si impegna a trasformare in realtà le idee più innovative”».

L’Oréal per questa edizione ha reinventato il concept trasformando il business game in un incubatore di innovazione per talenti e progetti per permettere agli studenti di andare oltre l’esperienza di calarsi nei panni di un collaboratore L’Oréal e di trasformare in realtà le loro idee innovative. Attraverso esperienze online sui canali social e tramite contatti diretti con l’azienda nei campus universitari, offre la possibilità di avvicinarsi alla realtà di una grande multinazionale.

«Il business game dell’Oréal da anni rappresenta un’occasione unica dal punto di vista formativo perché consente agli studenti di confrontarsi con sfide di business reali e interagire con i manager dell’impresa a livello nazionale e internazionale» ha osservato la professoressa Roberta Sebastiani. «Gli studenti dell’Università Cattolica in questo senso si sono dimostrati particolarmente efficaci in termini di capacità analitiche, di visione del business e propensione all’innovazione. Il nostro intento è quello di continuare a lavorare in questa direzione stimolando i ragazzi a partecipare anche in futuro a competizioni di questa natura che offrono loro la possibilità di integrare le conoscenze acquisite in aula con l’esperienza sul campo».