Sono tanti i docenti della Cattolica che intervengono sulla stampa odierna offrendo chiavi di lettura e contributi per capire come affrontare la Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

Il demografo della Cattolica Alessandro Rosina su “Il Sole 24 ore” ha inquadrato l’emergenza Coronavirus come l’occasione per superare il Novecento ed entrare pienamente nel XXI secolo, andando oltre i limiti del modello sociale e di sviluppo del Novecento. Pertanto ha invitato a «guardare oltre gli interessi dei singoli Stati, con una operazione culturale che consenta di fare una sintesi alta tra l'Europa della responsabilità e quella della solidarietà. Impresa molto difficile, quasi impossibile, ma l'alternativa è lasciar vincere il virus che ci vuole fermi e divisi».

Marco Grumo, docente di Economia aziendale, contabilità e bilancio, intervistato da “Avvenire”, ha illustrato le sfide che ci attendono nei prossimi mesi. In particolare, circa i tanti aspetti della nostra vita destinati a cambiare, ha affermato: «Le nostre storie lombarde erano legate al territorio: scuole locali, parrocchie, oratori, cooperative, casse rurali, circoli vari... poi è successo che abbiamo adottato il modello industriale che ha fatto convergere tutto verso il centro, svuotando i territori circostanti. Adesso che non possiamo fare assembramenti, potrebbe essere l’occasione di ripensare questi territori: con la differenza che prima erano più isolati, mentre oggi ci si può vivere in modo più connesso».

Sempre “Avvenire” ha riportato un’analisi dell’economista Andrea Monticini relativamente alla politica economica italiana del 2021 focalizzata su una ripresa basata su nuovi investimenti e ulteriori risorse pubbliche.

L’economista Paolo Balduzzi su “Il Messaggero” interviene sulle prospettive dell’Eurogruppo per il post Coronavirus, indicando tre auspici su cui si gioca il destino dell’Unione e delle residue capacità di leadership: le modalità di ricorso al cosiddetto “Fondo salva stati” (Mes), l’istituzione di titoli di debito mutualizzato, il ruolo della cancelliera Angela Merkel nei prossimi mesi. Sul Mes è intervenuto anche il giurista Alessandro Mangia, citato su “Italia Oggi”.

Francesco Timpano, direttore del Centro Studi di Politica Economica e Monetaria all'Università Cattolica di Piacenza, intervistato su la “Libertà”, ha parlato dell’importanza della “Fase 2” circa l’impegno diversificato dei sistemi finanziari e degli enti locali. Sulla ripartenza economica del Sistema-Italia dopo la pandemia, fortemente intrecciata con le questioni relative al rapporto tra lo Stato e le Regioni e tra le diverse aree del Paese, è stata riportata su “Agensir.it” una dichiarazione di Floriana Cerniglia, docente di Economia politica e direttore del Cranec (Centro di ricerche in analisi economica e sviluppo economico internazionale).

Riccardo Redaelli, esperto di geopolitica, ha firmato un editoriale di “Avvenire” su Mediterraneo e sistema globale affermando che lo sconvolgimento di questi mesi avrà effetti di lungo periodo sull’assetto politico, economico-commerciale e diplomatico di tutto il pianeta: «Dopo aver contrastato gli effetti della recessione, la politica economica italiana per il 2021 dovrà necessariamente focalizzarsi sulla ripresa economica. Ovviamente, il rilancio dell’attività economica basandosi su nuovi investimenti, richiederà ulteriori risorse pubbliche. In quest’ottica, l'opportunità di poter disporre di un piano economico a livello europeo, basato su risorse condivise, fornirebbe, anche nell'immediato, maggiore credibilità all'Italia per poter reperire risorse fondamentali per finanziare l'extra deficit del 2020».

Sui cambiamenti relativi agli stili di vita sono intervenuti vari docenti di materie umanistiche. In ambito pedagogico Johnny Dotti, intervistato da “Verona Fedele”, ha invitato a non delegare le nostre responsabilità nel generare cose buone e cose nuove, e Daniele Novara, intervistato dall’”Eco di Bergamo” ha fatto una riflessione sull’importanza di far uscire i bambini per non creare danni permanenti a un'intera generazione.

Ruben Razzante, docente di Diritto dell'informazione, su “Il Giorno” ha riportato le statistiche sull’uso dei canali tv, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rilevando una crescita che denota una vera rivoluzione nelle abitudini di milioni di utenti.

E Vincenzo Antonelli dell’Alta Scuola di Economia. e Management dei Sistemi sanitari, sul “Corriere salute” così ha scritto: «Prezioso e irrinunciabile è diventato l'apporto del volontariato e del terzo settore, che oggi si sta facendo carico dei più fragili, degli ultimi: emergenza nell'emergenza. Se non la creazione di un sistema nazionale delle emergenze sanitarie almeno un potenziamento delle strutture sanitarie nell'ambito del sistema nazionale della protezione civile è la strada che siamo chiamati a percorrere sin d'ora».

In campo più propriamente medico sono da evidenziare le interviste sul “Giornale di Sicilia” del virologo Maurizio Sanguinetti circa la formulazione di regole per combattere il virus pensate su base regionale, e di Francesco Franceschi, direttore del Pronto soccorso del Policlinico Gemelli, su “Il Messaggero, in cui ha affermato: «Il peggio è passato, le misure hanno sortito effetto. Il trend è stabile in discesa come ci aspettavamo, se proseguiamo così probabilmente tra due settimane il numero dei contagi potrebbe essere minimo». Ma non possiamo ancora adagiarci, infatti ha invitato ancora ad usare molte precauzioni: «Le stesse di adesso, evitare luoghi chiusi, assembramenti di persone, anche l'ascensore laddove è possibile cerchiamo di evitarlo, e approfittiamo vista la quarantena per fare un po' di esercizio fisico»