Filosofia ed economia sono scienze compatibili con il bagaglio professionale di un manager? Qual è il valore aggiunto di una formazione basata anche su studi filosofici? E in che termini ne beneficiano le aziende?

Su questi argomenti gli studenti del master in Competenze filosofiche per le decisioni economiche si sono confrontati il 16 giugno durante la lezione di Andrea Delogu, vice direttore generale in seno alla Direzione Informazione del Gruppo Mediaset e presidente del Gruppo Merceologico "Media, Comunicazione e Spettacolo" di Assolombarda.

Nell’introdurre la lezione, Marco De Angeli, docente di Communication management, e Sebastiano Nerozzi, docente di Storia del pensiero economico e Storia d’Impresa, hanno illustrato il percorso di formazione poliedrica e i vari incarichi dirigenziali di Andrea Delogu, che devono molto a un percorso che ha integrato studi umanistici con competenze aziendali ed economiche.

Delogu si è laureato in filosofia a 47 anni, quando era già un manager affermato e aveva già una laurea in Giurisprudenza e una in Scienze politiche. «Non mi sono iscritto a Filosofia per fare carriera, anzi quando andavo a sostenere gli esami ero a disagio per la mia età, mi nascondevo, cercavo di trasformarmi in uno studente anche nel look».

Nella sua formazione la filosofia ha rappresentato il trait d’union tra le competenze apprese negli studi giuridici e quelle sviluppate nell’ambito manageriale. «Sapevo pianificare, organizzare, e negoziare. Già durante il liceo classico svolgevo attività politica, organizzavo assemblee e facevo comunicazione (dato che l’attività politica è molto vicina a quella pubblicistica). Poi, dopo la frequenza di un master intitolato ad Adriano Olivetti sono entrato nel mondo della gestione del personale, senza rinnegare l’amore per l’editoria, che mi ha portato in Mondadori e poi in Fininvest, occupandomi anche di produzione. Del resto la funzione editoriale nasce dalla sintesi della produzione di contenuti e della gestione delle risorse. La filosofia mi ha consentito di amalgamare tutto, trovare risorse di trascendenza, lavorare con la mente».

Ha poi portato esempi di come è stato organizzato il lavoro in Mediaset, anche in tempo di pandemia, dividendo bene i compiti fra tutti, rendendo lo smart working un lavoro intelligente da remoto e non un allontanamento mascherato per ridurre i costi, gestendo dal primo momento le riunioni online, non facendo più accedere il pubblico in studio, il tutto per rispettare l’obbligo del distanziamento fisico e per essere certi della sicurezza degli ambienti e della incolumità dei dipendenti che sono il vero patrimonio dell’azienda.

La formazione filosofica aiuta molto il manager o chi deve prendere decisioni immediate, con grande elasticità, cambiando magari un palinsesto in base a sopravvenute urgenze, nuove notizie, eventi scatenanti, contemperando gli interessi del pubblico televisivo, dei dipendenti, degli inserzionisti.

Ma la formazione deve essere permanente: «Non ho mai smesso di studiare, in particolare quello che mi interessava in un determinato momento. Il curriculum è come un percorso di Pollicino, si seminano tanti sassolini, e poi si torna indietro a raccoglierli per trovare la propria strada».
 
«Importante è ragionare alto» ha concluso Delogu, augurando agli studenti del master di fare tesoro delle competenze che stanno raccogliendo in questi anni fondamentali per costruire un ruolo manageriale.