di Paolo Balduzzi *

Il nuovo governo che sta per nascere dovrà subito affrontare alcune questioni urgenti per tenere sotto controllo i conti pubblici italiani. 

Innanzitutto, c’è il nodo della legge di bilancio, da approvare formalmente in Parlamento entro fine dicembre ma che il Governo deve presentare all’Unione europea entro metà ottobre. Su questa proposta è possibile che l’Unione europea invii raccomandazioni e suggerimenti, di cui il nostro Paese dovrà tenere conto se vorrà evitare il rischio che si apra una procedura di infrazione. 

La legge di bilancio è il contenitore all’interno del quale possono essere mantenute, o meno, le promesse di un programma di governo. Data probabilmente per archiviata la flat tax, è probabile che Partito democratico e Movimento 5 Stelle si impegneranno a trovare risorse per evitare almeno l’aumento dell’Iva, un’operazione da oltre 20 miliardi l’anno. Il Pd punta molto anche allo smantellamento di Quota 100: in questo caso, si tratta al contrario di una strategia che libera risorse e che quindi potrebbe diventare molto appetibile. 

Restano sul piatto, e si spera non in un libro dei sogni, la riforma fiscale, che dovrebbe in particolare alleviare il peso sui redditi da lavoro, e l’introduzione di un programma serio, regolare e strutturato di revisione della spesa.

* docente di Scienza delle finanze, facoltà di Economia, dipartimento di Economia e Finanza, Università Cattolica