Quale sarà il futuro dell’Europa? Dopo gli esiti delle Elezioni europee, Cattolicanews ha chiesto un commento a caldo ad alcuni docenti dell’Ateneo

di Fausto Colombo *

Le Elezioni europee sottolineano diversi aspetti interessanti e problematici del rapporto fra politica e comunicazione. 

Il primo aspetto riguarda il rapporto fra media, opinione pubblica e percezione. Da qualche anno si osserva che la percezione da parte dell’opinione pubblica si discosta, in particolare nel nostro Paese, dalle emergenze reali della società. Per esempio, vi è una diffusa sovrastima della criminalità comune e dell’impatto negativo dell’immigrazione, e una sottostima della crescita dell’ineguaglianza e della concentrazione di potere economico. La diffusione dei social media non ha modificato, semmai amplificato il meccanismo di deformazione.

Eccoci dunque al risultato di un’opinione pubblica emotivamente securitaria, che si focalizza sui messaggi di allarme e di ordine, a dispetto di ricette più complesse e quindi – anche se probabilmente più efficaci – più difficili da comprendere. 

Il secondo aspetto è relativo agli strumenti più efficaci per farsi strada nell’opinione pubblica. Qui l’enfasi sui “nuovi” media si rivela parzialmente fuorviante. A giudicare dal caso italiano, la formula più azzeccata è quella adottata dalla Lega di Matteo Salvini, che combina l’uso dei social con una grande presenza televisiva e soprattutto con un sistematico presidio del territorio attraverso i comizi.

Il terzo aspetto concerne invece il ruolo dei grandi media nel fornire informazioni corrette e puntuali sugli eventi e i risultati elettorali. Gli exit polls si sono dimostrati nel nostro Paese (non ovunque in Europa) di nuovo particolarmente inaffidabili, con il risultato di far dibattere molti commentatori su fattoidi, e poi non essere in grado di fornire analisi ragionate e fondate sugli effetti reali delle elezioni stesse a livello europeo. Nel complesso una performance davvero modesta, che dovrebbe indurre a ripensare la copertura mediatica delle competizioni elettorali.

* direttore Dipartimento Scienze della comunicazione e dello spettacolo