Un vero e proprio salotto virtuale, dove ragazzi da tutta Italia possono riunirsi per confrontarsi e parlare di società, politica, economia, costume, musica, tre o quattro, o tutte le volte che vogliono alla settimana.

Un salotto virtuale per tutti quei giovani che non si ritrovano in alcuna platea televisiva e che ora – malgrado la quarantena per l’emergenza sanitaria da coronavirus – grazie a “Corona talk show” possono incontrarsi su Skype e dialogare tra loro. L’idea di creare un talk show in rete è venuta a due studenti universitari: Marianna D’Antona, ventunenne di Palermo, iscritta al corso di laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali dell’Università Cattolica , campus di Milano, e Lorenzo Giudice, ventitreenne di Salerno che studia alla Luiss a Roma. Entrambi hanno deciso responsabilmente di non ritornare a casa, ma di restare nella città dove frequentano la propria Università. E così, via social, hanno ideato e inventato un talk show virtuale, e aperto i relativi canali Youtube e Instagram.
«Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per impegnare al meglio le nostre giornate in casa, come potevamo accorciare le distanze, come potevamo continuare a parlare con i nostri amici malgrado fossimo tutti divisi e sparsi per l’Italia e anche superare la preoccupazione di queste tristi giornate», confessa Marianna.

«Ogni puntata, che è dedicata a un tema specifico di discussione – spiega sempre Marianna – viene postata sul canale Youtube. Ogni puntata viene costruita sulle passioni e le proposte di chi interviene al dibattito. Io per esempio mi interesso e prediligo temi di politica e volontariato, altri invece preferiscono parlare di musica, di radio e tv».

Partecipare al “salotto virtuale” è molto semplice, basta mandare una mail a coronatalkshow@gmail.com e proporre argomenti e temi di riflessione e dibattito: «Sulla base delle varie proposte – ogni giorno mi arrivano circa una decina di mail – si organizza una chiacchierata insieme di circa 20 minuti che poi viene registrata e pubblicata” racconta la studentessa della Cattolica che ci tiene a sottolineare come il «Corona talk show rappresenta sia un momento di aggregazione, sia un’occasione per mettere a frutto i nostri studi e le nostre conoscenze». On line ci sono già sei puntate che hanno messo al centro del dibattito molti temi legati all’attualità come le manifestazioni nelle carceri di Milano, Modena, Roma e Palermo, la tutela dei rider e altri di carattere più generale quali l’Unione Europea, le imprese e la politica in Italia.

Da giorni quindi Corona talk show è diventato un consueto appuntamento serale (ore 22) per tanti giovani che si incontrano in questo nuovo “salotto virtuale”, che diviene di fatto un interessante crocevia di saperi e conoscenze di studenti di tante università italiane. Un consueto appuntamento per la giornata “casalinga” di Marianna che si divide fra le lezioni on line del terzo anno da seguire – delle quali è molto soddisfatta tanto che dice di riuscire a prendere appunti come se fosse in aula – e la tesi da preparare sui processi di democratizzazione degli Stati in programma per il prossimo settembre.

Corona talk show è uno dei tanti nuovi e brillanti progetti realizzati dagli studenti dell’Università Cattolica che hanno saputo cogliere questo periodo di isolamento, per la crisi sanitaria mondiale, come occasione per mettersi alla prova e in discussione. Tutte queste idee, queste iniziative degli studenti saranno raccolte nello speciale coronavirus del numero di Presenza in uscita il prossimo mese di maggio.