“La questione della disoccupazione involontaria, antico problema e pur sempre nuovo, è riemersa più vitale che mai, occupando nei fatti il ruolo centrale del dibattito teorico […] Gli effetti economici e sociali di un elevato tasso di disoccupazione sono innumerevoli e fra questi la distorsione nella distribuzione dei redditi è probabilmente uno degli effetti potenzialmente più nocivi […] È plausibile pensare che nella fascia del 35,2% di famiglie con un solo percettore ma più componenti si annidi una consistente quota di cosiddetti ‘working poor’, cioè di lavoratori poveri per i quali il livello di reddito presente non è semplicemente sufficiente per il mantenimento della famiglia”.

Era il 1983 quando Luigi Campiglio (nella foto a sinistra), intervenendo a un dibattito pubblico al Circolo della Stampa di Milano, descriveva – a ridosso delle elezioni politiche italiane – la situazione economica in cui versava il Paese.

Da allora sono passati più di trent’anni e queste riflessioni rimangono ancora lucide e attuali. «L’analisi è valida rispetto ai temi della persistenza della disoccupazione, della scarsa partecipazione femminile all’attività lavorativa, della distribuzione familiare del reddito e del divario tra Nord e Sud: si tratta di problematiche che non hanno, purtroppo, trovato ancora una soluzione», osserva Maurizio Baussola, docente di Politica economica alla facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza, che ha ritrovato tra le sue carte questo discorso scritto allora dall’economista dell’Università Cattolica.

L’intervento, dal titolo “Mercato del lavoro, distribuzione del reddito e comportamento delle famiglie”, è stato inserito fra i saggi raccolti nel volume di Vita e Pensiero (Collana: Ricerche-Economia) “Essays in honor of Luigi Campiglio”, a cura di Maurizio Baussola, Carlo Bellavite Pellegrini, Marco Vivarelli, che sarà presentato lunedì 7 maggio alle ore 18 nella Cripta Aula Magna dell’Ateneo (largo Gemelli, 1 – Milano). La presentazione sarà anche l’occasione per celebrare e ricordare il periodo di attività accademica svolta all’Università Cattolica da Luigi Campiglio, in qualità di docente di Politica economica e di pro rettore vicario nel periodo 2002-2010.

Sempre in quell’intervento del 1983 si faceva riferimento anche al ruolo di ammortizzatore sociale svolto dalla famiglia in assenza di interventi di sostegno al reddito da parte dello Stato. «Veniva lucidamente ricordato, inoltre, come il tasso di disoccupazione da solo non potesse rappresentare il solo indicatore rilevante per descrivere la tensione sul mercato del lavoro – continua il professor Baussola –. Si proponeva, infatti, di considerare un indicatore che sommasse al tasso di disoccupazione la durata della stessa. Questa valutazione era fatta sulla base di una originale analisi dei flussi del mercato del lavoro italiano che evidenziava, contrariamente alle più diffuse opinioni, una significativa mobilità».

Il volume, che sarà presentato il 7 maggio, è suddiviso in quattro parti dedicate ad aspetti che da sempre hanno caratterizzato la ricerca scientifica di Luigi Campiglio – vale a dire welfare, politiche industriali e regionali, innovazione tecnologica e economica del lavoro, mercati finanziari e politiche monetarie – raccogliendo così 16 contributi, scritti da allievi e studiosi che hanno avuto l’opportunità di condividere con lui una parte della loro attività accademica e di ricerca.