Negli ultimi anni, il comparto vitivinicolo della Regione Veneto ha avuto un importante incremento confermandosi come uno dei settori economici più importante e di maggior sviluppo. La produzione del Prosecco in particolare, grazie al grande successo di mercato in Italia e nel Mondo, è aumentata di più del 50% negli ultimi 3 anni. 
    
Il conseguente aumento di superfici coltivate ha necessariamente determinato l’urgenza di ricercare nuovi equilibri con l’ambiente, le Comunità locali e il mercato; l’interesse per metodi di produzione e di gestione aziendale più sostenibili ha coinvolto in maniera crescente la maggior parte dei settori produttivi, incluso quello vitivinicolo. La diffusione di questo trend è un fenomeno interessante e certamente legato alle esigenze dei consumatori che chiedono prodotti sani e di qualità ma, al tempo stesso, realizzati nel rispetto dell’ambiente, dei lavoratori e delle comunità.

Il programma di sviluppo rurale per il Veneto (Psr) 2014-2020 ha selezionato, nella misura 16.1.1 “costituzione e gestione dei gruppi operativi del Partenariato Europeo per l'Innovazione (Pei) in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura – Innovation Brokering”, il progetto “Proinos – coltivare la sostenibilità”, presentato dalla Capogruppo Cantina di Orsago (Tv) società cooperativa agricola che raccoglie e trasforma l’uva conferita da 426 aziende socie nella zona del Prosecco Doc. 

Tra i partner, per il contributo tecnico-scientifico al progetto, vi è la sede di Piacenza dell’Università Cattolica con il centro di ricerca Opera http://centridiricerca.unicatt.it/opera, da anni impegnato, con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nel progetto Viva “La Sostenibilità della Vitivinicoltura in Italia”

Nel partenariato vi è Desam ingegneria e ambiente, che fa parte della Rete “vini sostenibili” www.vinisostenibili.com, con il ruolo di coordinatore tecnico per le sue competenze in materia di protezione e tutela dell’ambiente, la società Starter s.r.l. di Padova, esperta in progetti europei, e Arzanà, azienda veneziana che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi. 

Il progetto nasce dalla crescente consapevolezza, da parte di tutti gli attori della filiera, verso un tema di grande importanza e attualità: la “sostenibilità”. La sostenibilità promuove l’innovazione, offrendo soluzioni in grado di rispondere ai bisogni in maniera più soddisfacente utilizzando una quantità minore di risorse, con conseguente miglioramento dell’efficienza dei processi, riduzione dei costi e degli impatti ambientali.

Il progetto “Proinos – coltivare la sostenibilità” durerà 12 mesi (termine 21 aprile 2018) e avrà come scopo principale la disseminazione, nel territorio del prosecco, dei principi della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica): saranno invitati agli eventi tutti i portatori di interesse del territorio: dalle aziende vitivinicole, agli enti pubblici e non da ultimi i cittadini. 

Insieme, attraverso tavoli di lavoro e di confronto, si disegnerà il progetto (Pago) che avrà il fine ultimo di misurare, attraverso i disciplinari Viva messi a punto dal ministero dell’Ambiente, gli impatti derivanti dai processi produttivi del Prosecco e predisporre dei piani di miglioramento continuo supervisionati dallo stesso dicastero.

Il coinvolgimento delle aziende sarà finalizzato alla costituzione di un Gruppo operativo, che proporrà alla Regione del Veneto, in una successiva fase, un progetto operativo fatto di azioni per il territorio. Verrà predisposto un “master plan” della sostenibilità che permetterà di affrontare correttamente il target della focus area 4B, area del Psr in cui cade il Progetto Proinos, ovvero misurare le risorse idriche, gestire correttamente fitofarmaci e fertilizzanti, identificando in modo oggettivo e scientifico i punti di forza e di debolezza della filiera vite-vino.

L’applicazione del Master Plan mirerà nel tempo a rafforzare l’identità territoriale, la tutela del comparto e il rafforzamento della competitività nel mercato, in un percorso di confronto, di trasferimento di conoscenze e di cooperazione tra aziende

Ogni azienda quindi potrà migliorare i rapporti con tutti gli stakeholder grazie a un approccio, integrato e territoriale, basato sulla trasparenza: “coltivare la sostenibilità”, significa non solo essere più competitivi sul mercato, ma permette di affrontare “ex ante” e ridurre una serie di rischi: ambientali (scarsità delle risorse e inquinamento), economici (volatilità dei prezzi), politico-legislativi (regolamentazione su temi ambientali, sicurezza ecc.). 

La Cantina di Orsago, leader partner del progetto, aprirà il dialogo con le Aziende del territorio per diffondere tra gli agricoltori la cultura della sostenibilità proponendo strumenti operativi per condurre le pratiche in vigneto secondo un approccio unico e condiviso mirato a valorizzare il territorio, dare maggiori garanzie a tutti i portatori di interesse, cittadini in primis, rafforzare l’immagine di un comparto che esprima la sua vocazione green a partire dalle “radici”.