Con-divisione. È questa la parola d’ordine, ormai: in Europa, fra le Università, nel sapere, in famiglia. Spazi ristretti, tempi dilatati: quanto resta della notte?

Sabato 21. Iniziano i viaggi (virtuali) del weekend. Oggi è San Benedetto, ma è sospeso tutto, anche per il patrono d’Europa. Mentre in Asia aumentano i timori, e in Italia c’è bisogno di speranza, quella della scienza, è il momento della solidarietà, anche fra le nazioni: proprio quelle dell’Europa di Benedetto. Da domani aperte in Veneto solo farmacie e edicole: l’informazione è profilassi e pane.

Domenica 22. Quasi in stato d’eccezione: stop a tutte le attività non strategiche. Covid-19 sta cambiando il pensiero economico, e con esso le politiche. Per la prima volta nella storia possiamo salvare il mondo leggendo. E pregando. Siamo tutti, diversamente, in prima linea. E qualcuno molto di più.

Lunedì 23. Funziona? Rinunciare è difficile, resistere di più, ma lo sforzo ora è globale e l’emergenza economica preoccupa ciascuno. Chi è sopravvissuto a tutto non ce la fa, chi deve farcela  resiste, chi aiuta i decisori ci guarda. Chi vive in Occidente raccoglie e diffonde solidarietà. Nei campi di Moria i bambini tossiscono tutta la notte, senza sciroppi né medicine: è questa la vera disperata pandemia.

Martedì 24. La Cina si sveglia libera, noi ci svegliamo con la Cina, il Regno Unito diventa “italiano”. Anche le montagne debbono isolarsi e per la prima volta le madri argentine debbono fermarsi. Aveva ragione Pascal: tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene solo in una stanza.

Mercoledì 25. Il sacro è tornato. Non solo il religioso che accomuna, è tornata la poesia. A metà settimana il giorno trascorre in una “bolla”: dobbiamo prepararci al nuovo. Quasi tre miliardi di persone chiuse in casa, misure alte contro la depressione economica, a che prezzo l’uomo sta riscoprendo se stesso? Ciao, Giorgio…

Giovedì 26. Esiste un’altra depressione: la solitudine, epidemia da sempre. Gli effetti non collaterali del virus si fanno sentire e quando coglie il senso di oppressione la mente va a chi si sacrifica davvero e a chi davvero non può sacrificarsi di più. Tutto il mondo è (il nostro) Paese, ora osserviamo tutti lo stesso regolamento. E, osservandolo, l’Estate arriverà.

Venerdì 27. Con-divisione, ora è inevitabile. Gli USA guadagnano un altro primato, in famiglia si cercano nuovi modelli e la buona volontà più che mai è oro. Forse l’arte per un po’ ci salverà. Ma nell’arte della convivenza, il dopo è ora.