(Re)design thinking. È tutto nuovo. Non ce ne accorgiamo, ma più che migliori siamo diversi. O dobbiamo diventarlo, ri-pensandoci.

Sabato 11. Ripensare, soprattutto la Scuola, tema sociale, domestico e culturale insieme, in ogni parte del mondo. Ridisegnare l’Europa, questa è un’occasione: fra Mes e Recovery Fund la crisi può essere un’opportunità. C’è fiducia nei mercati digitali: ciò che ancora manca in presenza corre veloce nel Web. Ma è in presenza che si vive: ridisegnare i comportamenti ora significa attenzione.

Domenica 12. Va ripensato tutto: i numeri sono impietosi e anche il leader del mondo libero deve dare l’esempio. Il Parlamento italiano dovrà ripensare l’emergenza? Trattative complesse per lo stato d’eccezione: si ridisegnano anche le cornici, e quelle costituzionali sono le più delicate. E ripensare è urgente. il lockdown ha prodotto i suoi effetti, una pandemia psicologica va evitata al più presto. Magari guardando in alto, per un po’: c’è una cometa nel cielo.

Lunedì 13. Settimana per ridisegnare, in Italia e in Europa: dalle concessioni allo stato d’emergenza fino ai vertici europei. Nei confini occorre ridisegnare li lavoro, che deve diventare davvero smart. L’America è in ginocchio e i primati superano se stessi. A Lampedusa approdano i migranti: il mare è calmo, il flusso è costante. Sono i nuovi Anni ’20: impareremo a ripensare da giovani maestri. Mano nella mano, con arte.

Martedì 14. Hotel California closed: il governatore Newsom richiude tutto. Quasi 60mila nuovi casi in un giorno negli States, oltre 13 milioni nel mondo: bisogna ripensare gli schemi. Prove elettorali a Hong Kong: 600mila votanti chiedono democrazia, ma per la Cina le primarie dem violano la sicurezza. In realtà il dissenso non piace nemmeno al Social network, c’è bisogno di conforto anche nel Web. C’è bisogno di pensare ciò che non è stato mai pensato: in fondo siamo nati il 14 luglio.

Mercoledì 15. Il pensiero più efficace è sempre semplice: spesso vale per tutti, senza distinzioni, come una mascherina. Le uscite in autostrada sono graduali: niente sorpassi, ma accordi e trattative, settimane delicate, queste non semplici. Dagli USA dei record negativi una buona notizia: alla fine del mese ultimo test per un vaccino. Nessuna certezza ancora, ma fondata speranza. Mai come ora il futuro non è destino: dipende da come lo pensiamo ora, dipende da come ci alleniamo a immaginarlo.
 

Giovedì 16. Problemi di comunicazione per i vertici del mondo: è tutto vulnerabile, anche i Social. Fragile ancora la ripresa economica: i più ricchi continuano a espandersi, i piccoli rischiano il default. Interviene il Fondo Monetario: sabato c’è il G20 e quest’anno è necessaria tutta la collaborazione possibile. Intanto, da 15 giorni, al largo della Libia c’è un uomo in mare. Quattro avvistamenti e quattro alert: nulla, è ancora alla deriva. Che ripensare tutto non abbia la memoria corta.

Venerdì 17. Da una parte all’altra delle paratie il colore dell’acqua è diverso, come nel pensiero, da una parte all’altra del tempo. Intelligenza, disegno, creatività, anticipazione, coraggio: l’impensabile ci ha costretto a ripensare. Avanti veloce, in altre direzioni.