Come debutto, una visita serale al museo. Un centinaio di laureati dell’Ateneo si sono dati appuntamento alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia il 4 ottobre scorso. Ad accompagnarli in un percorso culturale, a pochi mesi dalla riapertura, il prorettore  Mario Taccolini, il direttore dell’Area ricerca e sviluppo Mario Gatti, il direttore della sede di Brescia Giovanni Panzeri e un gruppo di guide di Brescia Musei.

Il professor Taccolini ha presentato la Pinacoteca, collegata al polo museale di Santa Giulia, come «una prestigiosa istituzione culturale che idealmente ed eticamente è strettamente legata alla vostra esperienza universitaria, al vostro percorso formativo, al consolidamento, al perfezionamento, all’affinamento anche per molti di voi nella laurea magistrale, nella formazione conseguita nel corso della laurea triennale».

Il gruppo di  laureati della sede bresciana dell’Università Cattolica si è riunito in occasione della presentazione di Alumni UCSC, il grande network nel quale sono raccolte le principali realtà associative formate da ex studenti della Cattolica, che condividono un legame profondo con l’Università e vogliono continuare a contribuire alla sua crescita.

«Si tratta di un appuntamento culturale importante, significativo e l’università, che vi ha accolto e vi è amica, è ben lieta questa sera di rinnovarvi il suo cordiale benvenuto confermando in questo modo un profondo legame di amicizia» ha aggiunto il prorettore Taccolini. 

Studenti tra i banchi dell’Istituto universitario prima, professionisti in diversi ambiti lavorativi poi, oggi gli Alumni sono una comunità presente a livello nazionale e internazionale (grazie anche a chi, dopo aver portato a termine gli studi entro i confini nazionali, ha successivamente avviato la propria carriera all’estero), e aperta a tutti coloro che hanno conseguito un titolo di studio in una delle sedi dell’Ateneo − dalla laurea triennale alla laurea magistrale, dai master ai dottorati di ricerca,− e a tutti coloro che si sentono parte di questa grande famiglia universitaria.

«Siamo convinti, infatti, che i nostri laureati siano il miglior patrimonio dell’Ateneo, sono la testimonianza di ciò che fa l’Università, ovvero preparare, educare, formare le persone» ha affermato il direttore Mario Gatti. «La natura del nostro network non è solo professionale ma anche ideale: mette insieme persone che hanno ricevuto dall’università un certo metodo, mette insieme persone che hanno ricevuto una certa capacità di discernimento. E questo evento culturale dice attraverso l’arte qual è la natura di questo filo rosso identitario. Ognuno di voi troverà il suo filo rosso, le sue motivazioni per tornare in università». 

Il progetto nasce dall’esigenza di raccogliere e valorizzare il patrimonio di esperienze umane, culturali e professionali che, in forza del legame tra coloro che le vivono e l’Università Cattolica, di fatto arricchisce e caratterizza anche la storia dell’Istituzione.

Gli Alumni assumono così il ruolo di testimoni, in grado di ispirare e stimolare i talenti delle nuove generazioni e di partecipare attivamente al percorso di sviluppo e crescita dell’Ateneo, sostenendone l’impegno educativo.