"Ricerca" e "innovazione"
Sono state queste le due parole chiave del 7° Convegno Nazionale di Viticoltura - Co.Na.Vi. che si è svolto all'Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza, organizzato dal Dipartimento di Produzioni Vegetali Sostenibili (DI.PRO.VE.S) della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’ateneo piacentino in collaborazione con la Società Italiana Ortifrutticoltura (Soi)

Temi caldi che hanno portato alla raccolta di più di 80 lavori tecnico-scientifici, poster che hanno permesso di tracciare la situazione del mondo viticolo nazionale davanti ad una platea di oltre 120 professionisti, tecnici e ricercatori del settore provenienti da tutta Italia, che si sono riuniti per quello che è diventato l’appuntamento di aggiornamento più importante per il settore.

In un contesto in cui gli impatti del cambiamento climatico sulla viticoltura sono sempre più evidenti e dirompenti, ha catalizzato l’attenzione dei ricercatori lo studio delle modalità di adattamento delle tecniche di gestione del vigneto alle condizioni attuali e ai futuri scenari climatici.
A supporto di quanto discusso, sono state presentate numerose attività sperimentali finalizzate a modulare o sfasare il ciclo vegeto produttivo e di maturazione nel tempo.

Un notevole numero di lavori presentati ha riguardato il tema del miglioramento genetico, con particolare attenzione rivolta alle nuove tecnologie per lo sviluppo e la diffusione di varietà di viti resistenti alle principali patologie fungine e agli stress abiotici, come, ad esempio, quello idrico.

Il Co.Na.Vi è stata l’occasione per trattare un ulteriore argomento di grande interesse nello scenario viticolo attuale: l’uso consapevole delle numerose informazioni raccolte in vigneto. Grazie alle attuali tecnologie a disposizione di tecnici e viticoltori è infatti possibile intervenire puntualmente con azioni sito-specifiche che mirano all’ottimizzazione degli input utilizzati massimizzando la sostenibilità con particolare attenzione rivolta alla qualità dei prodotti finali: l’uva e il vino.

Nel programma anche una visita tecnica ad un’azienda piacentina, Az. “Tenuta Pernice” in Val Tidone, con la collaborazione dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, come dimostrazione di quanto esposto in merito all’utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto per il monitoraggio e lo studio del vigneto, quali i droni.

Durante la sessione tecnica sono stati presentati settori di tendenza, come la viticoltura di precisione e l’importanza che essa sta assumendo, ampliamente dimostrata dalle linee d’innovazione dei settori della meccanizzazione, difesa e nutrizione.