Andrea Viola«Il fatto che si sia creato un luogo dove si può dare il proprio parere con un dialogo reale tra persone con diverse competenze, diversi background è un primo passo per costruire qualcosa» commenta Andrea Viola (nella foto accanto), dottorando di “Economia e Finanza” e tutor per i partecipanti ai laboratori dedicati al documento Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, che invitano al confronto università, esponenti del mondo economico ed ecclesiale per proporre idee concrete per un’economia più sostenibile e rispettosa della persona umana. Andrea, parteciperà anche all’iniziativa “The Economy of Francesco”, evento organizzato da Papa Francesco ad Assisi dal 26 al 28 marzo, con l’obiettivo di coniugare economia e sostenibilità attraverso il confronto con le nuove generazioni.

«Sono curioso di vedere come gli studenti si giocheranno nei laboratori», è la maggiore aspettativa di Andrea. Sicuramente la risposta da parte degli studenti è stata molto positiva: solo dell’Università Cattolica parteciperanno 700 studenti di tutte le facoltà (Economia, Scienze politiche, Lettere…).

L’inizio imminente dei laboratori sulle Oeconomicae et pecuniariae quaestiones crea molte attese, soprattutto sui punti di vista che emergeranno. «Credo che si vedranno le tematiche della sostenibilità anche da un punto di vista religioso, non solo laico come lo sto vivendo dal punto di vista del master» ci risponde Ilaria Geraci (nella foto sotto), studentessa del master in “Finanza sostenibile”, coinvolta nei lavori e anche lei protagonista dell’incontro di Assisi con il Papa. 

Ilaria GeraciNessun aspetto viene trascurato: i laboratori sono infatti suddivisi in dodici aree tematiche, per esempio sostenibilità, credito cooperativo, microcredito… Si inizierà con un primo incontro introduttivo cui ne seguiranno altri più corposi. Gli studenti verranno guidati da professori e professionisti del mondo dell’economia, ma non saranno semplici spettatori. Tutti saranno chiamati a discutere e a fare proposte su cui confrontarsi all’incontro con il Santo Padre ad Assisi.

Domandiamo a entrambi se ritengono l’idea di un’economia etica concretamente realizzabile. «Di sicuro non è facile. Il mondo finanziario è molto incentrato sul profitto» risponde Andrea. «Però può essere l’inizio di un itinerario per cercare di dare un contributo. Il fatto che si sia creato un luogo dove si può dare il proprio parere con un dialogo reale tra persone con diverse competenze, diversi background secondo me è già un primo passo per costruire qualcosa».

«Il mio percorso è di tipo finanziario, quindi nei miei studi di laurea magistrale ampio spazio è stato dedicato al profitto. Il master di finanza sostenibile, invece, mi sta facendo scoprire un’altra parte della finanza che credo possa conciliarsi completamente con quella che è la proposta del Papa» afferma Ilaria. «Quella di oggi non è più una finanza orientata esclusivamente al profitto, ma si sta proprio incentrando su una politica di lungo periodo e quindi anche sostenibile».

Andrea e Ilaria sono consapevoli del difficile obiettivo che si vuole raggiungere. Ma sono altrettanto convinti che attraverso il coinvolgimento dei giovani si potranno porre le basi per un percorso virtuoso. Da sottolineare la scelta del luogo dell’evento: Assisi, la città di San Francesco. Inoltre il tema della sostenibilità si lega alle problematiche ambientali a cui Papa Francesco ha richiamato tutti con l’enciclica Laudato Sì. Ci sono tutti i presupposti perché con questa iniziativa si compia un piccolo passo verso un futuro migliore dando la possibilità di esprimersi a coloro che lo vivranno: i giovani.