di Giuseppe Riva e Clelia Malighetti *

Instagram è sicuramente uno dei social network più popolari per la condivisione di foto e video. La sua caratteristica peculiare è l’immagine. È una piattaforma che permette di creare veri e propri diari virtuali tramite cui è possibile raccontarsi. 

A partire dai risultati di uno studio, pubblicato su una rivista internazionale che abbiamo condotto con l’obiettivo di indagare come il corpo venisse rappresentato su Instagram, ci siamo resi conto dell’importanza di raccontare quali fossero i processi psicologici implicati nell’utilizzo di questo social network. L’educazione digitale è essenziale per promuovere un uso responsabile e sicuro della piattaforma. Instagram è un passatempo quotidiano nella vita degli adolescenti e si intreccia con alcuni aspetti fondamentali del loro sviluppo, come la ricerca di sé, la costruzione dell’identità, e lo sviluppo corporeo. 

Instagram, diventando il principale mezzo di socializzazione, ha prodotto una serie di cambiamenti a livello sociale: dalla fusione tra mondo “Online” dei social e mondo “Offline” della vita quotidiana, all’aumento del numero delle “amicizie” e delle interazioni, che ha portato allo stesso tempo a una riduzione della qualità delle interazioni stesse, con possibili conseguenze come solitudine e depressione. Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è scandito dal raggiungimento di una consapevolezza di sé.

A oggi la ricerca di un equilibrio di sé non avviene più all’interno di comunità fisiche, come l’oratorio o il parco, ma avviene in comunità digitali, create dai social stessi. Cercare una propria definizione all’interno di questi contesti digitali può influenzare sia il modo in cui gli adolescenti sperimentano il mondo e le emozioni che provano, sia il ruolo che occupano all’interno di queste comunità digitali di cui fanno parte.

La ricerca approfondisce questi cambiamenti, soprattutto rispetto alla costruzione dell’identità personale, al riconoscimento delle emozioni e alla costruzione di una identità sociale, ormai lontana dal concetto di “essere” e sempre più vicina al concetto di “esserci”.  

Instagram offre anche svariate opportunità. Utilizzato in modo consapevole, è un perfetto laboratorio virtuale per sperimentarsi in un processo di potenziamento personale. È una efficace vetrina per imparare a raccontarsi e a promuoversi e a esprimere la propria creatività. Tuttavia, un suo uso problematico può influenzare il benessere psicologico dei suoi utenti.

La fusione tra vita online e offline ha di fatto provocato una moltiplicazione delle identità con ripercussioni sul piano delle relazioni personali e sociali: dall’analfabetismo emotivo, a problematiche legate all’autostima e all’accettazione corporea, a dinamiche come il sexting o il grooming. 

* docente di Psicologia della comunicazione e dottoranda in Psicologia della comunicazione