Formare professionisti della comunicazione in ambito bancario e finanziario. È l’obiettivo del percorso di laurea magistrale in European studies in investor relations and financial communication (ESIR), nato dalla collaborazione di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative e di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica con la Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’Università della Svizzera italiana (USI).   

«I mercati finanziari e i servizi agli investitori hanno bisogno di buona comunicazione, capace di spiegare in modo trasparente materie complesse e di creare una fiducia sostenibile nel tempo, tenendo conto delle specificità culturali degli interlocutori e dei quadri giuridici di riferimento. Queste esigenze si fanno più pressanti in momenti di crisi e di ambiguità», commenta Andrea Rocci, direttore del programma per l’Università della Svizzera italiana.

Secondo Elena Beccalli, preside di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica, «il joint degree rappresenta un programma innovativo nel quadro europeo in termini di contenuti. In particolare, valorizza il tratto dell’interdisciplinarità, integrando le competenze distintive dell’ambito economico-finanziario, linguistico e della comunicazione. Inoltre, la collaborazione con un partener di riconosciuta reputazione come l’Università della Svizzera italiana rappresenta per l’Università Cattolica un ulteriore significativo contributo al processo di internazionalizzazione, inteso come sviluppo di programmi di studio congiunti».

«Questo nuovo percorso formativo, con un partner di grande rilievo e due Facoltà che mettono in campo le loro competenze specifiche - fa eco il professor Rocci - conferma la vocazione di Lugano a fare da tramite tra la capitale finanziaria lombarda e la Svizzera. Che la Cattolica abbia scelto un partner svizzero, poi, per un master che adotta una prospettiva europea non dovrebbe sorprendere: la Svizzera, paese plurilingue e multiculturale, con il suo delicato equilibrio tra integrazione e indipendenza, rappresenta un osservatorio privilegiato per capire un’Europa le cui dinamiche sono oggi certamente meno prevedibili di quanto non apparisse un decennio fa».

Il corso si propone di formare figure professionali che possano applicare, conoscenze economico-finanziarie ma che siano anche in grado di relazionarsi e comunicare in maniera efficace. Gli sbocchi lavorativi sono numerosi: basti pensare agli ambiti d’impiego nelle imprese attive nel settore della comunicazione finanziaria, le società quotate, le istituzioni finanziarie internazionali in ambito europeo e oltre.

Interamente in lingua inglese, prevede il primo anno nel campus milanese dell’Università Cattolica mentre il secondo anno si svolgerà a Lugano. Ciò permetterà agli studenti di integrare diverse prospettive e approcci, diverse culture accademiche in un programma che sfrutta complementarità e sinergie. La componente linguistica è un altro elemento altamente caratterizzante del programma che oltre ad impartire gli insegnamenti in inglese, prevede corsi avanzati di tedesco e francese con la possibilità d’integrare il percorso didattico con conoscenze di cinese e arabo.

Il nuovo diploma inter-ateneo sostituisce il master in Financial Communication, attualmente offerto dall’USI. Come spiega il professor Rocci: «Questo programma effettivamente si giova dell’esperienza del Master in Financial Communication, un percorso di studi che ha formato negli anni apprezzati professionisti nel campo delle relazioni con gli investitori e della comunicazione presso imprese quotate, banche e altri intermediari finanziari, che ora operano in Svizzera e in diverse parti del mondo».