Città e paesi coinvolti dall’emergenza Coronavirus nel Nord Italia hanno ridotto tutte le attività: chiuse le scuole, bloccata la didattica nelle università, annullati o sospesi fino a data da destinarsi eventi, incontri culturali, saccheggiati i supermercati nella fase acuta dell’allarme dei primi giorni per accaparrarsi cibo e bevande, in modo irrazionale e controproducente, vittime di psicosi o paranoia collettiva.

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Sono molti gli esperti - medici, psicologi, economisti e sociologi - dell’Università Cattolica che in queste ore si sono messi a disposizione rilasciando interviste e partecipando a telegiornali e trasmissioni televisive e radiofoniche. Spiegare il fenomeno dal punto di vista scientifico e dispensare consigli mirati alle persone bombardate da informazioni non sempre equilibrate è più che mai utile nella fase acuta del problema per inquadrare il fenomeno in modo realistico e affrontarlo con razionalità in modo serio e non allarmistico.

Sul Corriere della sera un’intervista chiara ed efficace del professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata e membro del consiglio esecutivo dell’Organizzazione Mondiale Sanità, ha sottolineato come sia errato fare i tamponi a persone asintomatiche come è accaduto in Veneto, come non sia corretto dire che i casi di pazienti affetti dal virus siano oltre 400 perché questi includono quelli ancora in attesa di conferma, e come il blocco delle frontiere serva solo a «ritardare l’arrivo del virus che non ha frontiere».
Ricciardi è presente su tutte le principali reti televisive in questi giorni. Solo il 26 febbraio è stato ad esempio al TG1, al TG2, al TG3, al TG5, a Buongiorno Regione Lazio di RAI3, a Porta a porta di RAI1, a Radio24 Mattino, a Circo Massimo di Radio Capital, a Piazza Pulita di La7, e prima anche a Otto e mezzo di La7, a Studio aperto, a TV2000. Segnaliamo anche le interviste su Repubblica il 27 febbraio, il Fatto quotidiano e Open online il 25 febbraio, La Stampa il 23 febbraio (leggi anche l'intervista di Cattolicanews).

A Uno Mattina di RAI1 è intervenuto il professor Roberto Cauda che ha spiegato che non tutte le persone anziane si ammaleranno, sono maggiormente a rischio solo gli anziani che hanno già patologie pregresse. Certamente si tratta di una malattia nuova di cui sappiamo poco e questo fa sì che le persone la considerino pericolosa. Il professore è intervenuto anche a Non stop news di Rtl,  a TV2000, sul Messaggero, La Provincia di Como, Formiche.
Ricordiamo che è anche membro di una task-force di medici della Federcalcio per analizzare la situazione dell'emergenza Coronavirus.

Le misure suggerite dalle autorità sono corrette. L’ha dichiarato a SkyTG24 Maurizio Sanguinetti, docente di Microbiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia, per approfondire i temi legati alla diffusione del corona virus e alle psicosi che stanno colpendo molti cittadini. Il professore ha sottolineato come le misure prese finora siano efficaci perchè in pochi giorni si riscontra già una riduzione dei casi in Italia come in Cina. Le misure dolorose in particolare per chi abita nelle zone più coinvolte hanno sortito il loro effetto, ecco perché non bisogna abbassare la guardia. Si tratta di un virus nuovo e la strategia migliore è ridurre al minimo il rischio e impedire nuovi focolai.

Anche gli psicologi dell’Ateneo si sono spesi per supportare le persone e aiutarle ad affrontare con equilibrio la situazione di emergenza. Al programma Bel tempo si spera di TV2000 il 26 febbraio mattina il professor Fabio Sbattella, psicologo dell’emergenza nella sede milanese dell’ateneo, ha evidenziato come siamo tutti di fronte a qualcosa di mai visto che ci accomuna per l’effetto sorpresa e il disorientamento. È importante restare informati ma imparando ad alternare l’informazione e il tempo di elaborazione dell’informazione, così come restare anche ad ascoltare le nostre emozioni e stare insieme alle altre persone per non cadere nello stato di ansia e confusione. 
Sbattella è stato intervistato anche da TGR Lombardia e il servizio è stato ripreso da Rai News, Radio Marconi, Agorà di Rai3, Zapping di Rai3, Radio Inblu, Io Donna del Corriere della sera

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Guendalina Graffigna, docente di Psicologia dei consumi e direttore del centro di ricerca EngagementHub in Sanità, è intervenuta con alcuni consigli per i consumatori sul Corriere Salute ed è stata ospite a Mi manda Raitre dove ha parlato di come, in questa situazione di incertezza, i consumatori possano solo affidarsi a chi ha più conoscenza del problema, scienziati e epidemiologi. Siamo tutti chiamati a un forte atto di responsabilità e di altruismo nel momento in cui rinunciare a qualcosa di personale (come fare un viaggio) è un gesto volto a non aggravare il problema e a non mettere rischio di contagio altre persone.

Il professor Luigi Janiri, psichiatra della facoltà di Medicina e chirurgia della sede romana al TG5 del 26 febbraio ha spiegato l’atteggiamento irrazionale e controproducente delle persone che hanno saccheggiato i supermercati e che è ascrivibile a una paranoia collettiva. Inoltre ha suggerito un’informazione dosata e equilibrata evitando troppe notizie discordanti che provocano smarrimento tra le persone. 

I bambini sono un pubblico particolare a cui spiegare cosa sta succedendo. Ne ha parlato a La versione delle due su Rai Radio2 Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile della facoltà di Medicina e chirurgia, sottolineando come fin dalle prime esperienze di paura i più piccoli imparino ad affrontarle correttamente. E ai bambini bisogna dire la verità.

Non manca l’attenzione agli aspetti economici legati alla crisi di questo periodo. Americo Cicchetti, direttore di ALTEMS, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, è intervenuto al TG5 e a Coffee Break di La7 per parlare dell’impatto economico dell’emergenza. Qui il docente ha sottolineato che quanto più riusciamo a contenere il tempo della crisi tanto più riusciremo a ridurre anche l’impatto economico generato. Non si può non tenere conto che tutto questo avviene in tre regioni che da sole fanno il 40% del Pil: 390 miliardi di euro sono Pil prodotto solo dalla regione Lombardia su 1700 miliardi del pil complessivo del paese.   

I mercati stanno subendo un duro colpo a causa di questa crisi. Il bilancio delle borse in Europa si chiuderà nel mese di febbraio con perdite importanti, dell'11-12%. Questo preoccupa gli analisti, come ha detto a Piazza Affari di Rai 3 Andrea Monticini, docente di Econometria. Si tratta di una reazione immediata dei mercati a una situazione in divenire che ancora nessunao sa come andrà. I mercati si stanno riposizionando su quello che pensano possa succedere nei prossimi mesi. 

Marco Lombardi, docente di Sociologia e post-conflict e gestione delle emergenze, a Uno Mattina di Rai1 ha parlato della necessità di percorsi di prevenzione. Nella fase di esordio la percezione è stata sbagliata ma inevitabile: le persone hanno comprato tre volte il necessario provocando il panico da “scaffali vuoti” (che sono poi stati riforniti). Il coronavirus non uccide più di qualsiasi altra influenza, semplicemente contagia più velocemente e questo comporta delle conseguenze. Se per esempio lo stesso numero di persone che in cinque mesi richiede di andare in ospedale o si allontana dal lavoro, ora è concentrato in un mese, ecco che tutto va in crisi. La ragione principale per cui bisogna contenere il contagio è quella di ridurre gli effetti organizzativi e logistici che si aggiungono a quelli sanitari. Lombardi è intervenuto anche a Uno, nessuno, 100Milan di Radio 24