Progetti e idee per la seconda vita dell’area che ha ospitato Expo 2015. Sono quelli che, dopo mesi di stage e impegni lavorativi, sono stati presentati l’8 luglio a Cascina Triulza, con il gruppo Mind Innovation District di Milano, alla presenza del direttore della sede di Milano dell’Università Cattolica Mario Gatti e del professor Paolo Dalla Sega, docente di Valorizzazione urbana e grandi Eventi.

«Durante l'anno abbiamo collaborato con questa bellissima realtà, che sta dando nuova vita e nuova linfa all'ex area Expo presso Rho Fiera» racconta la studentessa del master Mec Caterina Devoto. «Tramite il progetto Mind Education, collabora con scuole primarie, Università e distretti scientifici per ideare e progettare contenuti culturali, scientifici, e di innovazione tecnologica e sportiva, al fine di rendere questo spazio enorme e ricco di risorse un luogo di ritrovo e ricerca, una città del futuro che parte dal concetto primario di innovazione non intesa unicamente come sviluppo tecnologico e scientifico, ma anche realtà che vive a stretto contatto con le esigenze contemporanee, come le esigenze di rispetto e premura ecologica e ambientale». 

«Noi del master Mec abbiamo svolto una ricerca, durata quasi tutto l'anno, che ci ha portato a intraprendere un lungo viaggio intorno al mondo, concretizzato da un dettagliatissimo benchmarking al fine di sondare realtà similari alla città del futuro ideale di Mind» prosegue la studentessa. «Abbiamo analizzato realtà e distretti culturali, festival, eventi di vario genere e tipologia, incubator scientifici e culturali, ampi spazi culturali nati dal concetto del ri-utilizzo ambientale e pre-industriale. Senza conoscere la storia del luogo che ospita l'evento o il distretto culturale, risulta difficile comprenderne fino in fondo la sua ragion d'essere, e noi del Mec siamo fermamente convinti di ciò. Da buona facoltà umanistica, ci siamo concentrati sulla storia della città di Milano, partendo dalle sue fondamenta; dall'importanza dell'acqua, dei Navigli e della loro navigabilità possibile, fino a passare per il tema della sanità e della cultura». 

Fare benchmarking è fondamentale quando si vuole progettare cultura, quando si vuole rendere vivibile e piacevolmente abitabile un distretto scientifico e innovativo come Mind; capire cosa funziona bene e perché, e comprendere quando e secondo quali modalità qualcosa non si realizza nella sua interezza progettuale. 

«Per il master Comunicare lo Sport si è lavorato su una idea di festival», racconta Davi Mazzone studente del master. «Newsports è un concept che arriva per rivoluzionare la vostra idea di evento sportivo. Un festival mai visto, che unirà il reale e l’irreale, la terra e il cielo, la sfera fisica e quella digitale. Newsports non è pensato per attirare l’attenzione di un target specifico, ma per far convogliare gli interessi e le curiosità di tutti gli esseri umani in uno stesso luogo. Non potremmo ottenere questo risultato ignorando la maggior tendenza sportiva mondiale dei nostri giorni: gli e-sports. Il mondo videoludico, infatti, occuperà una posizione fondamentale all’interno di Newsports, avendo ben cinque discipline a rappresentarlo tra le dieci che verranno proposte durante il festival. Le cinque discipline rimanenti, quelle cosiddette del mondo fisico, non sono sport ordinari e comuni, ma declinazioni moderne di alcune delle modalità più popolari del globo». 

«Saranno tre giorni estivi all’interno degli spazi del Milano Innovation District, il quale, negli anni, acquisterà la reputazione di punto di riferimento fondamentale per la comunità delle discipline digitali e avrà la possibilità di sviluppare opportunità di business fisse e stabili indipendenti dal festival a cadenza annuale» continua Davi Mazzone. «Innovative Newsports for an innovative new district. Ci siamo incontrati, abbiamo discusso insieme e ci siamo confrontati con le altre scuole ed Università coinvolte; è stato stimolante ed emozionante».