di Anna Leggeri *

Posso vantarmi di esser stata studentessa alla prestigiosa Boston University per ben tre settimane. Il College of Communication, dove seguivo le lezioni, è moderno, ben organizzato e accogliente. Oltre che per le lezioni potevamo recarci lì per lavorare in gruppo, usufruire delle aule studio e delle stampanti, ma anche per rilassarci, stenderci sul prato o sederci sulle panchine e scambiare due chiacchiere: insomma un vero e proprio spazio a misura di studente. I tre corsi che questo Summer Program prevedeva (Interactive Marketing, Event Management and Public Speaking) hanno decisamente superato le mie aspettative, sia a livello di organizzazione, sia di competenze e conoscenze acquisite.

Ho sperimentato la collaborazione tra noi compagni, nella più banale quotidianità e nel lavorare in gruppo, ma anche tra studenti e professori. Come più volte ci ripetevano, ogni anno il Summer Program è un’avventura anche per loro e ci tengono che possa sempre essere migliore. Mi ha davvero colpita in positivo l’attenzione che dimostravano nei nostri confronti, ai nostri feedback. All’inizio non è stato immediato entrare nell’ottica, qui in Italia non siamo così abituati alla collaborazione in aula, soprattutto tra docente e alunni. Là invece l’interazione viene messa al primo posto e questo è fatto presente fin dalla prima presentazione che il professore fa di sé. Una volta rotto il ghiaccio e il normale imbarazzo iniziale ci si abitua in fretta a questo approccio e anche il clima di lavoro ne risente positivamente.

Migliore organizzazione, lingua più fluente, capacità di orientamento: tutto imparato o migliorato “facendo”. Penso sia davvero il miglior modo per apprendere qualcosa senza che farlo risulti troppo pesante o noioso. Lo trovo un metodo estremamente efficace e abbiamo avuto modo di sperimentarlo specialmente durante le lezioni. I corsi sono stati tenuti in modo diverso da quelli a cui siamo abituati in università qui in Italia, oltre ai numerosi progetti la cosa che più ho apprezzato sono state le tante visite e “ricerche” sul campo per scegliere la location più adatta a un evento che avremmo dovuto ideare come progetto finale del corso di Event planning tenuto da Amy Kimball.

Il rooftop garden del One Federal Street è stata la location che abbiamo scelto io e il mio team per il nostro evento. Per questo corso e quello di interactive marketing siamo stati in visita a hotel, agenzie e vari palazzi, abbiamo anche avuto occasione di parlare e fare domande dirette a chef o a responsabili delle strutture visitate. I vari spostamenti effettuati per recarci nei diversi posti sono stati anche occasione per visitare ulteriormente la città. Il risultato è stato un apprendimento completo, coinvolgente ed efficace. Al giusto punto di incontro tra teoria e pratica c’è l’esperienza, e questa non si dimentica.

Come dimenticare, infine, le lezioni del “maestro”? Il professor R.D. Sahl, ex giornalista, è stato per tutti un grande riferimento, anche per gli altri nostri professori, che fin dal primo giorno ce l’hanno descritto come un “uomo modello” per la sua esperienza lavorativa ma anche il suo modo di porsi, pacato ma autorevole al tempo stesso. Seppur in pensione ha accettato di partecipare al Summer Program e tenere il corso di Public Speaking.

I momenti passati in studio di registrazione e davanti alle telecamere rimarranno sempre un caro ricordo. Nessuno di noi aveva la minima idea di come si gestisse un programma televisivo, dalla stesura del copione al movimento delle telecamere, fino alla regolazione del volume dei microfoni. Grazie alla sua professionalità e alle sue preziose indicazioni siamo stati in grado di creare e registrare una nostra versione del programma “Adesso Boston”: è stata davvero una delle esperienze più divertenti e significative, non posso che ripetere una frase che è presto diventata un mantra “Grazie maestro”.

* 24 anni, di Cremona, corso di laurea magistrale in Comunicazione per l´impresa, i media e le organizzazioni complesse (Cimo), interfacoltà Lettere e filosofia – Economia (seconda da destra nella foto in alto)