Primo giorno di università per le matricole “romane” della facoltà di Economia e primo giorno di lezioni in presenza nel campus di Roma, inaugurate nel Welcome Day, giornata tradizionale di accoglienza dei nuovi studenti, quest’anno molto particolare, fra emozione e sicurezza, e divisa tra studenti e docenti in aula e collegati on line.

Le “matricole del centenario” sono state accolte dal saluto iniziale di monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, che ha dato il benvenuto ai nuovi studenti all’ingresso «nell’anno accademico del centesimo anno di nascita della nostra Università. Anche quest’anno, nonostante la situazione così complessa, l’Ateneo registra un segno positivo nelle immatricolazioni, a indicare che quando ci sono persone capaci di sognare e di investire sul futuro si possono fare grandi cose».

«Proprio negli ultimi cento anni, nel 1947, quando tutto nel dopoguerra si stava ricostruendo, nasce la facoltà di Economia, su intuizione del fondatore del nostro Ateneo, padre Agostino Gemelli» ha ricordato il preside Domenico Bodega. «Oggi la facoltà è cresciuta e garantisce alta qualità negli insegnamenti, impegno nella ricerca e l'introduzione di nuove modalità nelle attività didattiche. Vent’anni fa la facoltà di Economia è nata anche nel campus di Roma, con attenzione ai servizi, all’healthcare management, al benessere e alla salute generale della società per formare persone che, in questo tempo e nel futuro, sappiano operare scelte e assumersi responsabilità».

«Fa parte della nostra storia universitaria riscoprire le radici guardando al futuro, quest’anno molto impegnativo: il ritorno in aula sarà per voi un ritorno alla presenza, alla relazione. L’Università nasce come università degli studenti e può vivere solo se gli studenti sognano e studiano: sognate perché avete di fronte un mondo in veloce trasformazione e pieno di sfide» così, nelle prime parole rivolte agli studenti, la professoressa Antonella Occhino, che dal 1° novembre succederà al professor Bodega nel ruolo di preside. «E poi sicuramente studiate con impegno, per crescere in responsabilità e competenze e acquisire la libertà di pensiero grazie alla quale potrete sempre confrontarvi con le persone e sulla quale baserete tutte le decisioni da prendere».

Lorenzo Cecchi, direttore della sede di Roma dell’Ateneo, ha poi dato il benvenuto ai nuovi studenti illustrando la vita nel campus: le nuove aule ristrutturate e tecnologicamente attrezzate, gli spazi esterni e ricreativi, i luoghi di studio comune e i servizi generali, le procedure di precauzione e attenzione alla sicurezza, con particolare riguardo al nuovo modello didattico.

Parte, infatti, oggi anche nel Campus di Roma il Piano #eCatt: “Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto”. Questa è la filosofia del nuovo piano dell’Ateneo che prevede una modalità didattica integrata tra fruizione tradizionale delle lezioni, con presenza in aula di studenti e docenti, e diffusione digitale, che permetterà a tutti gli studenti di intraprendere e proseguire al meglio il corso di studi anche da casa, senza subire rallentamenti e con pieno accesso a tutte le opportunità di apprendimento.