Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 20,24-29)

Ascolta "«Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»" su Spreaker.

Nicholas ha quattro anni: abbastanza per capire le piccole sfide che lo riguardano, pochi per far fronte da solo a paure profonde. Frequenta il centro estivo da qualche giorno, dopo che l’emergenza sanitaria ha interrotto bruscamente una piacevole frequentazione della scuola dell’infanzia. Per lui la quarantena è stata un’esperienza felice, in casa con i genitori. Tornare tra gli amici, invece, è ora un piccolo dispiacere. Riemergono i timori dei primi giorni, quando i suoi lo affidarono alle braccia accoglienti delle sue insegnanti. “Fidati!”: gli dicevano i segnali intorno a lui. Mamma e papà non potevano aver scelto di lasciarlo in pericolo. Eppure la necessità di continue conferme gli impediva di abbandonarsi a quel luogo di giochi e affetti.

Così è per Tommaso, impietrito da una tale paura di essere abbandonato che il racconto degli altri discepoli non basta a sedare. Eppure sa di cosa è capace il Maestro, molti sono i miracoli d’amore a cui ha assistito. Il Signore allora gli va incontro, accogliendo quel bisogno di dimostrazioni come richiesta di essere preso per mano, nella impossibilità di capire cose tanto grandi. Così è anche per Nicholas, che la paura allontana da un primo anticipo di serenità e beatitudine. Imparerà a farne esperienza, e sarà frutto di una conquista.

Elisabetta Musi, docente di Pedagogia della prima infanzia, Facoltà di Scienze della Formazione