Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 8,28-34)

Ascolta "Una presenza scomoda" su Spreaker.

Che mazzata, ‘sto brano! Proviamo a togliere tutto il prodigioso, che non vale la pena tentare di interpretare in poche righe, ammesso di esserne capaci. Togliamo anche tutto l’agreste, che pure, ad un agronomo, potrebbe suggerire interpretazioni più acquietate e serenanti. Cosa rimane, dunque, da meditare per oggi? Una frase sola, ma ancora terribile: «Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio» (Mt 8,34).

Di fronte all’irruzione del male nella nostra vita (gli indemoniati), e all’abbandono da parte di tutti che spesso ne segue, è dura mantenere la fede e accettare quella maledetta presenza, accanto alla speranza salvifica. Fa male vedere Gesù rifiutato e addirittura scacciato da tutti.

Eppure, due righe prima, di fronte ad altro miracolo – la tempesta sedata – era scattata l’ammirazione e forse l’adorazione: «Chi è mai Costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?» (Mt 8,27)). Ma in questo caso, no! Meglio buttare fuori dalla città l’untore che ha mandato a morte una così bella mandria! Era cibo, era ricchezza, perbacco! Come credere che sia il Salvatore? I nostri progetti sono differenti.

Vuol dire che Gesù, anche oggi, ci sta chiedendo: «Volete andarvene anche voi?» (Gv 6,67).

Vincenzo Tabaglio, docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali