Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (24,42-51)

Ascolta "E-state pronti! Vegliate, perché non sapete…" su Spreaker.

L’invito alla vigilanza include quello del camminare e dell'andare verso “colui che viene”. Come esortava Baden Powell, dovremmo “essere pronti” a percorrere la strada con lo sguardo avanti, per vedere i passi di Dio, e uno sguardo di lato, per controllare i bisogni del prossimo, ripartendo dai valori della condivisione e del rispetto, vivendo il creato con autenticità, cogliendo le opportunità che la vita offre, senza lasciarsi distrarre e “deviare”, come il servo malvagio, inseguendo obiettivi che sembrano affascinanti, ma fanno perdere l’appuntamento con la vera vita.

Il vigilare è seguito da un monito: «Perché non sapete» (Mt 24,42). Accettare di non sapere significa avere consapevolezza che la luce è nascosta e “non sapere né giorno né ora” dell’appuntamento può essere fonte di ansia. Dovremmo forse demitizzare le nostre piccole e grandi ansie quotidiane, imparando a vivere come beatitudine l’assenza del padrone, durante la quale ciò che conta è prendersi cura di qualcuno e dargli da mangiare, anziché preoccuparsi di mangiare per primi.

La via della fede, del servizio e del cammino configurano un modo di vivere che porta in alto, che crea le condizioni favorevoli a riconoscersi parte del tutto, in un andare “per” e “con” teso a incontrare se stessi, gli altri, Dio e il mondo.

Cristina Birbes
Docente di Pedagogia generale e sociale
Facoltà di Scienze della Formazione