Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 14,13-21)

Ascolta "Pane e Parola" su Spreaker.

Tutto è in tensione. Giorno e sera. Presto e tardi. Luoghi abitati e luoghi deserti. Folle grandi e ritiri. In piedi e seduti. Vedere e parlare. Compatire e guarire. Tanto e poco. Dare e non dare. Comprare e non comprare. Potere e non potere. Parole, soprattutto, di congedo dei discepoli che fanno conti e di cura del maestro che fa responsabili; com’è per una fame che ferma la parola, per una parola che tacita la fame. Quante cose vengono in mente: Eliseo e i pani d’orzo, manna e deserto, fami beate, pane nostro quotidiano, ultima cena; ma anche non di solo pane, non affannatevi. Parole di fame e fame di parola tuttavia così vicine. Salvezze di fami sfamate nella parola; di parola parlata nella fame; di pani spezzati, distribuiti; di occhi verso il cielo; di occhi verso la terra; di benedizioni che sono riti, gesti, pani e condivisioni che sono parole. Miracoli. Folle che si fanno persone, uomini, donne, bimbi in cammino e ricerca: stanchi e affamati, sani e malati. Poco che diventa tanto, che avanza ma perché benedetto, perché condiviso. Numeri che parlano e giocano: cinque, due, cinquemila, dodici, ancor più. Rendere grazie, infine. Per parole che sono pani, per pani che sono parole. E tutti mangiarono a sazietà.

Franco Riva
Docente di Filosofia Morale, Etica, Etica sociale
Facoltà di Lettere e Filosofia