Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 16,21-27)

Ascolta "“Guadagnare il mondo intero” o “perdere la propria vita?”" su Spreaker.

Per il Vangelo, per Gesù, guadagnare «il mondo intero» alla fine è una “fregata”. Si perde la vita. Un insegnamento strano, certamente diverso da quanto oggi si pensa e si cerca. Il messaggio cristiano opera davvero un capovolgimento totale dei valori più diffusi e ambiti: la realizzazione dell’uomo e la felicità non stanno nel successo, nella ricchezza o nel potere, ma nel dare la propria vita agli altri.

In questa proposta ci sono almeno due aspetti nuovi. Il primo: per non perdere la vita occorre “prendere” la croce, cioè soffrire, apparentemente “fallire” come uomini. Ma “prendere” significa scegliere, non subire, vivere la sofferenza in un’ottica positiva, non patirla passivamente, ma “comprenderla” cioè “prenderla con” un senso e una responsabilità, con un fine. Il secondo aspetto nuovo: la ricompensa è enorme, sia qui che dopo la morte. Il centuplo quaggiù e la felicità eterna. Che ci fa ricordare la nota “scommessa” di Pascal: «Pesiamo il guadagno e la perdita, nel caso che scommettiate in favore dell’esistenza di Dio. Valutiamo questi due casi: se vincete, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla».

Paolo Rizzi

Docente di Politica economica

Facoltà di Economia e Giurisprudenza