Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 11,20-24)

Ascolta "In quel tempo, in ogni tempo" su Spreaker.

Noto che, curiosamente, mi trovo a commentare il Vangelo in un giorno che commemora san Camillo de Lellis, ma che è universalmente noto per il ricordo della presa della Bastiglia e, con essa, dell’inizio della Rivoluzione Francese. Ed è proprio in queste realtà lontane, di frontiera, a volte ostili – non diversamente che nelle fenicie e pagane Tiro e Sidone evocate nel brano di Matteo – che Gesù riconosce una potenziale capacità di conversione.

Sembra proprio essere la capacità di reindirizzare passi, scelte, priorità e modi di pensare, il metro che Gesù intende usare. Mi piace pensare che tale prospettiva di conversione valga sia per le comunità – ovvero per i diversi contesti in cui ci siamo trovati a nascere, crescere, studiare e fare delle scelte, come i nomi delle città sembrano evocare – sia a livello personale, per la storia della nostra vita.

E, in modo speculare, è consolante la prospettiva che ci possa essere una maggiore possibilità di conversione nelle situazioni più difficili e di confine. Queste, in realtà, rappresentano una parte significativa della nostra vita concreta e anche di quella intellettuale, dal momento che, come persone dedicate alla ricerca, ci spingiamo sempre verso i confini del sapere e del conoscere.

Carlo Bellavite Pellegrini, Professore Ordinario di Finanza Aziendale, Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative