Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 11,25-30)

Ascolta "Vi darò ristoro" su Spreaker.

Il grande cimitero di Prima Porta occupa il declivio tra la via Flaminia e il Tevere, costellato di ruderi di ville romane: il paesaggio è ancora bellissimo. Lì riposa mia madre e sulla sua lapide è incisa proprio una delle frasi del Vangelo odierno: «Venite a me...» (Mt 11,28), perfetta sintesi della sua vita, segnata da prove durissime (una figlia disabile seguita fino all'ultimo, vedova per molto tempo, tanto che lei «... never had the time to grow old», come recita una canzone dedicatale da mio figlio) ma sempre confortata dall'unica Persona che può farlo. A sua volta, è stata punto di riferimento o semplicemente ristoro momentaneo per tante persone oppresse e affaticate.

«Il mio giogo è dolce e il mio peso leggero» (Mt 11,30): questa frase me l'ha ricordata recentemente la mia esercitatrice, la cui intera famiglia ha affrontato e alla fine superato la terribile prova del Covid. Sì, «vivir es resistir», ma, si sa, possiamo farcela solo se ci riconosciamo deboli e bisognosi dell’unico Qualcuno che può aiutarci. E allora, cosa possiamo fare? San Giovanni Paolo II ci dice: «Dàmose da fa’, volémose bene!».

Mauro Spera, docente di Geometria, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali