Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 16,13-19)

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Mi sono sempre chiesto cosa provassero i discepoli quando Gesù, un Maestro spesso severo, li interrogava. Ora si trovano finalmente soli con Lui, dopo una fuga dall’assedio delle folle sempre a caccia di un condottiero miracoloso in grado di risolvere problemi materiali.

«La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?» (Mt 16,13) è la prima domanda, che però suona retorica: sono note le chiacchiere a sproposito su Gesù. «Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15) è la seconda domanda, che ai discepoli sarà sembrata tendenziosa: a differenza degli altri, loro vivono con Gesù per cui dovrebbero avere la verità a portata di mano e distinguersi dalla folla. E infatti, prontamente Pietro la dichiara questa verità, ma senza comprenderla. Non è stato il suo essere uomo a generare la comprensione della verità, ma la rivelazione divina a muoverlo verso le parole giuste.

La verità, dunque, appare come un segnale che noi siamo predisposti a ricevere e comprendere nonostante il rumore di fondo delle chiacchiere mondane e le nostre limitate capacità umane. Le prime generano fake news, le seconde un falso senso di conoscenza che potrebbe spingere alcuni a farsi maestri senza aver capito ciò che insegnano.

La verità, quella che rende solidi come la roccia, è rivelata a chi la cerca con il cuore.

Alfonso Del Giudice
Docente di Finanza Aziendale
Facoltà di Economia