Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 13, 21-33.36-38)

Ascolta "Gesù, pane di vita per il mondo" su Spreaker.

L'ora dei segni e delle parole è finita. E' giunta per Gesù l'ora dell'estrema testimonianza, nella quale egli glorifica il Padre attraverso la donazione di sé sulla croce.

I discepoli non potevano capire quello che stava per succedere. Non lo capisce Pietro, che nemmeno si azzarda a chiedere spiegazioni a Gesù, lui di solito così intraprendente. Chissà se lo avrà capito Giovanni, il discepolo amato, che sta rivolto verso il cuore del Maestro per imparare da Lui come si ama.
Pensa di averlo capito Giuda, attorno al quale apparentemente ruota l'azione descritta dal vangelo. Ma Giuda sa davvero quello che sta facendo? O forse la notte, quella notte che era scesa sulla città di Gerusalemme, era la notte delle tenebre nel suo cuore e nella sua mente?

I teologi e i filosofi, gli scrittori e i pittori hanno cercato di indagare il mistero di Giuda, "nostro fratello" (don Primo Mazzolari), sconcertati dall'abisso della libertà umana che si erge contro il Figlio di Dio per sopprimerlo.

Gesù viene tradito, cioè consegnato da Giuda, ma a ben guardare è Lui che si consegna a noi: la sua passione non è un evento subito, ma l'estrema conseguenza di una vita spesa per amore. Gesù, buono come il pane, come quell'ultimo boccone offerto a Giuda. Gesù, nostro cibo nelle notti della vita.

Ernesto Dezza, docente di teologia