Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 18,21-19,1)

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La misura del perdono è il perdono senza misura

Il brano evangelico muove da una domanda “tutta umana” che chiede a Gesù di quantificare il perdono che possiamo/dobbiamo dare ai nostri fratelli: la risposta di Gesù è spiazzante, perché supera la logica della misura, della corrispondenza debito/credito.

Ci sentiamo tutti creditori nei confronti di qualcuno: l’insistente rivendicazione di diritti, soprattutto individuali, ci fa spesso dimenticare che siamo debitori innanzitutto dell’amore senza misura che il Padre nutre nei nostri confronti e rischia di oscurare la dimensione dei doveri di solidarietà, di carità, di pietà e di aiuto reciproci.

Il perdono del re della parabola non è un esempio utopico, astratto o espressione di buonismo, ma è il frutto di una scelta consapevole, a volte faticosa, che ciascuno può mettere in atto nella vita quotidiana, attraverso l’esercizio meditato e costante di virtù quali l’empatia, la compassione, l’immedesimazione nelle sofferenze o nelle semplici difficoltà di chi ci è vicino. Solo così il perdono non avrà bisogno di essere quantificato e potrà scaturire con naturalezza dallo sguardo benevolo e “prossimo” che gli esseri umani sapranno scambiarsi reciprocamente.

Anna Gianfreda
Docente di Diritto ecclesiastico italiano e comparato e di Diritto e gestione degli enti ecclesiastici
Facoltà di Economia e Giurisprudenza